Sabracadabra ©

Sabracadabra

Sabracadabra

Filastrocche e ninna nanne
disegni (alcuni provvisori) realizzati da Paolo Chiari

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I dormiglioni

Il vecchietto assonnato

Nel castello incantato

russa il rospo innamorato.

Nella tana del leprotto
sono a letto dalle otto.
Nella giungla il Re leone
dorme e sogna un aquilone.
Non parliamo poi dell'orto...
il lombrico sembra morto!
Nel bel prato il cagnolino
sta facendo un pisolino.
Nella grande foresta
il gorilla fa la siesta.
Chi è che russa? Sembra un coro...
la marmotta ed il castoro!
Guarda un pò la coccinella...
fa una bella pennichella!
Nelle case, nei lettini
fan la nanna i bei bambini.

Nonna nanna

C'era una volta un paesino incantato

 

in cui viveva un vecchietto assonnato.

 

Era un omino piccino piccino

 

con la barba e il cappottino.

 

Ogni sera all'imbrunire

 

il piccolo ometto andava a dormire.

 

Ad ogni suo contagioso sbadiglio

 

un bimbo russava in un caldo giaciglio.

 

Quando spegneva il lumino stregato

 

un cucciolo si era già addormentato.

 

Tutto accadeva in un battibaleno

 

ed ogni bambino sognava sereno.

Nonna nanna non è un errore 

è una vecchina col sottanone
che fa dormire ogni bimbo del mondo
con un sospiro assai profondo.
Quando lei alita allegra e contenta
ogni bambino profuma di menta.
Quando lei sbuffa furiosa o fiacca
tutti i piccini puzzan di cacca.
Ma se lei soffia dolcemente
i bimbi sonnecchiano allegramente.
Nonna nanna non è una tiranna...
è grazie a lei che facciamo la nanna!

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La casina nel bosco

C'era nel bosco una bella casina
fatta di legno e pagliuzza fina.

Tanti animali in girotondo
giocavan felici nel loro mondo.

Il silenzio dormiva tranquillo

mentre saltava il leprotto Birillo.

Un piccolo ghiro faceva la nanna

nel caldo abbraccio della sua mamma.

Tutti i topini russavano piano

per non svegliare il gatto più anziano.

Di mici nel bosco ce n'erano tanti

alcuni umili ed altri arroganti.

Quello più dolce dal nome Koala

passava tre volte alla settimana

sempre discreto, a passo lento

in punta di zampe sul pavimento

per non svegliare il silenzio pacato

che sonnecchiava nel bosco incantato.

Il dolce amore

le stagioni

Questa è una storia che non sembra vera
vissuta una notte di primavera.
Parliamo di un bosco che è stato occupato
da ometti di zucchero filato.
Le donzelline piccine picciò
cantano in coro intorno al falò

ma se i maschietti le siedono accanto
si sciolgono ancora prima del canto.
"E' un bel problema!" dicono in tanti
e provano piano ad unirsi ai canti.
Nulla di fatto, non posson restare
accanto alle gnome e alle loro sottane.
Questa è una storia finita un pò in fretta
per colpa di un mago e la sua bacchetta.

Geloso infatti dei giovani amanti

aveva indossato magici guanti

e fatto ai maschietti un sortilegio

per farli sciogliere sotto al ciliegio.
Alcune gnome son tristi e annoiate
giocano a carte e pelan patate
ma la speranza che resta nel cuore
è di ritrovare il dolce amore.

Oggi vi parlo di stagioni

di maghetti e di stregoni.
In inverno, nel castello
si va in giro col mantello.
A primavera con i fiori
la streghetta fa i colori
per dipingere un bel prato
mentre mangia un buon gelato.
In estate sotto al letto
puoi trovarci un bel folletto
corre e gioca a nascondino
indossando un costumino.
Col gran caldo e coi bermuda
un draghetto fuma e suda.
In autunno tra le foglie
le gnomette fan le sfoglie
per gli gnomi un pò burloni
fanno scarpe e pantaloni.
Ogni mese ha il suo bello
con il sole o con l'ombrello.
L'importante è stare insieme
a chi ci vuole tanto bene.
La famiglia e i buoni amici
posson renderci felici.

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Il barbafante

Il mondo al contrario

Questo è un racconto interessante, si tratta del grande barbafante. Uno strano animale dal buffo aspetto, che più di ogni altro ottiene rispetto. Il barbafante, giovane e bello, va alla ricerca di suo fratello, cerca la mamma, cerca il papà, cerca un pò ovunque, di qua e di là. Ma poverino non trova nessuno, solo animali che uno ad uno, lo prendono in giro perchè è diverso e lui diventa molto introverso. Non parla più con lepri e conigli che pensano solo a dare sconsigli. Non chiede più informazioni importanti, non parla neppure con gli elefanti. Un pomeriggio il triste animale, sente per caso delle zanzare, che ronzano ansiose per un cacciatore, che spara nel bosco a tutte le ore. C'è panico ovunque, non c'è più nessuno, neppure l'anziano orso bruno. Ma il barbafante non ha paura e decide di vivere questa avventura. Trova l'odioso predatore e lo spaventa col suo musone, pieno di barba folta e ondulata e con la proboscide increspata. Il cacciatore perde i sensi ed il barbafante ottiene consensi. Si sparge la voce, diventa famoso, in molte lo vogliono come sposo. Ed ecco la parte più interessante...ritrova i suoi cari il barbafante! E mai più nessuno nell'universo, vien giudicato perchè è diverso. Da quel momento, lo dice il giornale, quel che è raro diventa speciale.

Questo è un mondo che gira al contrario

come la pala del lampadario.

La scrofa cucina, la mamma va a scuola

il cane si abbronza nell'aiuola.

L'orsetto indossa un abito a strisce

mentre nel vaso un orco appassisce.

Un uccellino fa la focaccia

e il bruco beve dalla borraccia.

E' un luogo un pò strano, che non si capisce

lo spiega lo squalo mentre arrossisce.

L'immaginazione non ha confini

supera il mare e gli Appennini.

La fantasia ci fa volare

senza di lei non potremmo sognare

un mondo più bello e colorato

di un arcobaleno che ci ha emozionato.

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